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Abstract
Doping e antidoping
pubblicato nel Novembre - Dicembre 2003 in Sport&Medicina - fascicolo n.6
Alfredo Calligaris, Paolo Amaddeo

Assumere farmaci per curare una malattia presenta sempre alcuni rischi, perché l’effetto terapeutico della sostanza assunta è, spesso, meno rilevante dell’effetto tossico della stessa. Per contro, l’assunzione di farmaci, spesso in dosi non comprese in nessuna farmacopea, da parte di soggetti sani per trarne vantaggi ergogenici è doping.
Negli ultimi dieci anni è incrementata a dismisura l’estensione di tale fenomeno e sono state moltiplicate le sostanze usate e le metodologie d’uso: il doping è diffuso, ormai, in tutti gli sport. Partendo da tali premesse, gli Autori prendono in esame la normativa italiana in materia (che considera l’atleta coimputato nella frode di doping e non una semplice vittima), sottolineano l’entità che ha assunto il fenomeno in termini economici (la spesa per le sostanze da assumere ha raggiunto valori impensabili) e l’inadeguatezza delle procedure di controllo, rilevano come sia sempre più diffusa l’opinione che, accanto alla legge, il deterrente più produttivo debba essere l’informazione corretta, evidenziando che l’assunzione di sostanze illecite contravviene ai principi igienici fondamentali del vivere sano e che, inoltre, tradisce l’etica dello sport.
L’articolo è pubblicato nell’ambito del dossier
Doping.