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Abstract
Cardiologia
Alta montagna & cardiopatie
pubblicato nel Maggio - Giugno 2013 in Sport&Medicina - fascicolo n.3
Giovanna Macchi

I rischi dell’ascesa o della permanenza in alta quota sono ritenuti accettabili anche per il paziente affetto da cardiopatia, a patto che sia clinicamente stabile, asintomatico e che raggiunga in modo progressivo le quote via via più elevate. Tuttavia è opportuno tenere presente una serie di accorgimenti che riguardano la modalità di ascensione, l’acclimatazione, la gestione di un eventuale peggioramento della malattia e soprattutto l’uso dei farmaci. A tale proposito vengono fornite informazioni sulle caratteristiche di alcuni preparati cardiologici che in alta montagna hanno effetti parzialmente differenti o perdono di efficacia così da dimostrarsi più o meno indicati o addirittura controindicati.