Il significato fisiologico della massima potenza aerobica e il suo calcolo sono spiegati da Barry A. Franklin e Giovanna Macchi nell’articolo
Dalla fisiologia per l’allenamento
(pubblicato nel n. 6/2000 di Sport&Medicina). Un articolo che affronta a livello pratico il tema trattato nella rubrica è
Over 75: allenamento alla forza a intensità moderata
di Edda M. Capodaglio, Paolo Capodaglio e Marco Facioli (pubblicata nel n. 5/2004 de Il Fisioterapista).
La fisiologia dell’apparato respiratorio è trattata approfonditamente in
Fisiologia medica - vol. II
a cura di Fiorenzo Conti e pubblicato da Edi.Ermes.
Gli eventi e le pubblicazioni di SIP-SPORT, la Società Italiana di Pneumologia dello Sport che cura la rubrica Pneumologia & sport sono pubblicati nel sito
www.sipsport.it.
Sul massimo valore della potenza aerobica, alla pagina
http://www.nismat.org/physcor/max_o2.html
del sito internet del
Nicholas Institute of Sports Medicine and Athletic Trauma,
è pubblicato un testo intitolato:
NISMAT exercise physiology corner: a primer on maximum oxygen consumption.
Non giovanissimi eppure atleti. L’amazzone Lorna Johnstone è l’alteta più anziana che abbia partecipato ai giochi Olimpici, settantenne gareggiò nel 1972 a Monaco. L'uomo più anziano, Oscar Swahn, ne aveva 72 quando vinse l’argento nel 1920 ad Anversa nella gara di tiro al bersaglio mobile a squadre. Tra gli atleti olimpionici non giovanissimi incontriamo anche
George Foreman
che a 45 anni diventò il campione del mondo più anziano della storia del pugilato (Las Vegas, 1994).
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