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Abstract
Contrastare l’atrofia muscolare
published in May - June 2015 - Sport&Medicina - issue n.3
Fabio Alessandro Baldarelli, Luciana Vallorani

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Attualmente una persona su quattro muore di cancro e circa la metà dei soggetti affetti da tumore sviluppa la cachessia nelle fasi avanzate della malattia. La cachessia neoplastica è una condizione profondamente debilitante associata alla progressione del cancro ed è caratterizzata da una significativa perdita di peso legata al catabolismo del muscolo scheletrico e del tessuto adiposo, che porta a una ridotta mobilità e funzione muscolare, all'affaticamento e a una riduzione della qualità della vita.
La cachessia neoplastica è una patologia complessa in cui i fattori derivati dal tumore inducono alterazioni nell’espressione genica e nel metabolismo dell’ospite al fine di favorire la crescita e l’espansione della neoplasia. A questo si aggiunge l’attivazione delle risposte immunitarie e neuroendocrine, legate alla reazione dell’organismo alle lesioni tessutali indotte dal tumore. Quindi, la cachessia può essere considerata come il risultato della combinazione del cannibalismo del tumore a spese dell’ospite e dell’attivazione del sistema immunitario.
Nonostante la limitata quantità di studi sui pazienti affetti da cachessia neoplastica, le ricerche condotte sui soggetti affette da cachessia non correlata al cancro suggeriscono che l'attività fisica, in virtù del suo effetto antinfiammatorio, è in grado di migliorare con successo la forza muscolare, la funzionalità fisica e la qualità della vita. Di conseguenza, applicando gli opportuni interventi di esercizio al momento della diagnosi e nelle varie fasi del trattamento, è possibile contrastare l'atrofia muscolare osservata nella cachessia neoplastica.


 
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