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Abstract
Il cuore degli atleti batte piano
pubblicato nel Novembre - Dicembre 2014 in Sport&Medicina - fascicolo n.6
Giovanna Macchi

La bradicardia a riposo e il minor incremento della frequenza cardiaca per sforzi sottomassimali sono caratteristiche degli atleti che praticano sport di resistenza.

Si riteneva che ciò fosse dovuto unicamente alle modificazioni del controllo del sistema nervoso autonomo sul circolo. Una ricerca condotta dalle Università di Manchester e Statale di Milano smentisce le vecchie teorie sulla causa del battito rallentato e punta tutto sulle modifiche indotte dall’allenamento sotto sforzo alla cosiddetta “corrente del pacemaker”.