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Abstract
Cardiologia
Prevenzione della morte improvvisa
pubblicato nel Novembre - Dicembre 2008 in Sport&Medicina - fascicolo n.6
Giovanna Macchi

La prevenzione della morte improvvisa è uno degli obiettivi principali della cardiologia dello sport. Molti progressi sono stati compiuti per l’identificazione dei substrati patologici dei disturbi del ritmo, in assenza dei quali difficilmente le aritmie portano ad arresto cardiaco. Questi possono essere cardiopatie organiche genetiche o acquisite (coronaropatie, cardiomiopatia ipertrofica, malattia aritmogena del ventricolo destro, cardiomiopatia dilatativa e miocardite) oppure substrati aritmogeni primari (Sindrome del QT lungo, Sindrome di Brugada). La loro diagnosi prevede la documentazione della aritmia con ECG-Holter o studio elettrofisiologico, la valutazione della aritmogenicità miocardica (ricerca dei potenziali tardivi, dispersione dell’intervallo QT, variabilità dell’intervallo RR, alternanza dell’onda T) e la ricerca delle alterazioni anatomiche proprie delle diverse cardiopatie (ecocardiografia e altre metodiche di immagine).