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Abstract
All’improvviso…
pubblicato nel Novembre - Dicembre 1999 in Sport&Medicina - fascicolo n.6
Giovanna Macchi, Barry A. Franklin

L’attività fisica intensa è in grado sia di proteggere sia di provocare eventi cardiovascolari gravi. Ciò soprattutto in relazione alla presenza o meno di un substrato patologico che può anche essere occulto (cardiopatia silente). Lo sforzo strenuo, infatti, scatena una serie di eventi che, in presenza di un miocardio suscettibile, può innescare aritmie minacciose e anche letali. In assenza di una cardiopatia, ciò non accade: il cuore sano è dunque protetto nei confronti della morte improvvisa. La prevenzione della morte improvvisa è un problema largamente dibattuto, ma di difficile soluzione. Lo strumento principale di cui si dispone per poter almeno sospettare una cardiopatia a rischio e, di conseguenza, impostare un iter diagnostico appropriato, è l’approfondita anamnesi personale e familiare.