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Abstract
Un atleta senza avversari
pubblicato nel Novembre - Dicembre 1988 in Sport&Medicina - fascicolo n.6
Sergio Scarselli

L’allenamento dell’arbitro di calcio deve essere finalizzato all’acquisizione di una resistenza globale organica, alla stabilizzazione di una resistenza generale, al mantenimento della velocità di base e al miglioramento delle capacità di accelerazione. Ciascuna di queste componenti viene ampiamente trattata, anche con riferimento a proposte pratiche.
All’arbitro di calcio non è solo richiesta una performance atletica, questa deve essere infatti associata a un elevato impegno mentale. Da qui nasce l’esigenza di un vero e proprio allenamento psichico finalizzato a migliorare il processo di anticipazione, i processi mnemonici, la capacità di concentrazione, le modalità adattive agli elementi di disturbo e la messa a punto di un metodo utile ad alleviare la tensione pre gara.
Nell’articolo viene anche presentata un’indagine effettuata su ottantasei arbitraggi in occasione di partite ufficiali della FIGC. L’indagine ha consentito di rilevare caratteristiche quali il tipo di corsa e il tempo di corsa. È interessante notare che i dati raccolti non si discostano di molto da quelli offerti dai calciatori professionisti.