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Abstract
In equilibrio sulla punta di un ago
pubblicato nel Novembre - Dicembre 1985 in Sport&Medicina - fascicolo n.6
Giampaolo Garavaglia

L’agopuntura si è diffusa nei paesi occidentali soprattutto per i risultati ottenuti in campo anestesiologico e di terapia del dolore. Per il suo meccanismo d’azione è stata assimilata a una riflessoterapia. In realtà l’agopuntura raggiunge il massimo d’efficacia solo quando viene condotta nel rispetto dei principi del dualismo Yin-Yang (è un binomio dialettico che sintetizza la complementarità degli opposti), della legge dei cinque elementi (sono i simboli cui possono rapportarsi tutti gli aspetti della realtà: legno, fuoco, terra, metallo e acqua), del sistema dei meridiani principali (un circuito continuo di dodici canali: sei Yin e sei Yang) e secondari, e dei differenti livelli energetici dell’organismo (ogni meridiano e organo e viscere relativo hanno degli orari di maximum e minimum energetico) con trattamenti, ossia impiego di punti (sono oltre settecento), differenti da soggetto a soggetto e momento per momento. La diagnosi delle malattie energetiche si formula mediante l’esame del polso secondo il dettame della medicina tradizionale cinese (ci sono ventotto polsi patologici), mentre la terapia viene praticata con aghi metallici o conetti di erba Artemisia chinensis essiccata fatti ardere sui punti di agopuntura.