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Abstract
Allo stadio con gli ultras
pubblicato nel Novembre - Dicembre 1985 in Sport&Medicina - fascicolo n.6
Alessandro Salvini

Il tifo deviante può essere definito come disordine regolamentato. Il tifoso violento ha una sua aggressività peculiare rispetto a quella che permea altre forme di condotta aggressiva. Gli ultras rappresentano, quindi, una subcultura in cui le diverse modalità di tifo trasgressivo sono organizzativamente codificate. Le principali cause del tifo violento sono: sociopolitiche, educative e culturali, legate al mondo sportivo, criminali, legate alla natura umana, psicopatologiche e istintuali.
Fondamentalmente due bisogni dei giovani ultras sono alla base della loro accettazione del tifo violento: da un lato l'esigenza di ristabilire l'autostima e il proprio potere percepito come minacciato e dall'altro la volontà di ristabilire un senso di giustizia violato. Da qui il senso dell'espressione "si va allo stadio come alla guerra".