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Abstract
...e il ferro non resiste alle donne
pubblicato nel Novembre - Dicembre 1984 in Sport&Medicina - fascicolo n.6
R. B. Parr, L. A. Bachman, R. A. Moss

Il ruolo determinante del ferro nell'attività delle sportive è stato l'oggetto di un'indagine condotta su trentasette donne, atlete e sedentarie, tra i diciannove e i venticinque anni di età.
Si è verificato che nelle atlete in fase di allenamento il tasso di ferro presente nel muscolo e nel plasma è maggiore, e questo porta a una frequente riduzione della concentrazione di emoglobina nel sangue. Tre i gradi di carenza da ferro riscontrati: in ordine crescente si hanno la deplezione di ferro, l'eritropoiesi da carenza di ferro e l'anemia ferropriva. Il primo stadio viene determinato misurando la ferritina sierica e coinvolge le scorte di ferro nel fegato, nella milza e nel midollo osseo. Si passa poi alla diminuzione dei livelli sierici con aumento della capacità di legame del ferro totale causata dalla maggiore produzione di transferrina. In questo caso la percentuale di saturazione della transferrina diminuisce. Infine, con concentrazioni di emoglobina inferiori a 12 g/100 ml si entra nell'ultimo stadio, che è il più grave.