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Abstract
Anemia incubo dell'atleta
pubblicato nel Novembre - Dicembre 1984 in Sport&Medicina - fascicolo n.6
Russell R. Pate

Per valutare i casi di anemia dell'atleta, si è studiato un parametro comune di misurazione dell'emoglobina, stimato sulla relazione di proporzionalità diretta fra valore ematocrito e viscosità del sangue. Si ha anemia quando questo valore è inferiore a quello che garantisce la cessione ottimale dell'ossigeno ai tessuti (ovvero 15-16 g/100 ml). Su queste basi, la ricerca ha evidenziato il manifestarsi durante un allenamento intenso di un'inferiore concentrazione di emoglobina rispetto alla norma (anemia da sport) e di una sua insufficiente quantità per il normale trasporto dell'ossigeno. Tre le possibili cause: la diluizione del sangue per aumento della frazione plasmatica; una ridotta sintesi dell'emoglobina in mancanza di apporto e assorbimento di adeguate dosi di ferro, proteine, vitamina B12 e acido folico; un'accelerata distruzione dei globuli rossi con eliminazione del ferro. Nel caso di anemia ferropriva, terapia e prevenzione prevedono una dieta con assunzione di ferro, proteine, vitamine C e B12 e acido folico in dosi adeguate.