Banner
Abstract
In alta quota
pubblicato nel Settembre - Ottobre 2014 in Sport&Medicina - fascicolo n.5
Giovanna Macchi

L’ipobarismo da alta quota e in particolare la bassa pressione parziale di ossigeno dell’aria inspirata comporta una progressiva riduzione della saturazione di ossigeno del sangue arterioso. All’ipossiemia si devono la maggior parte delle modificazioni cardiorespiratorie e neurologiche sia acute sia croniche dell’esposizione alle grandi altezze. A essa si riconduce l’insorgenza del male di montagna, la cui patogenesi resta ancora in parte poco chiara. Con riferimento allo studio High careAlp sugli operai che lavorano al rifacimento della funivia del Monte Bianco, si valutano gli effetti sulla pressione arteriosa dell’esposizione all’alta quota. I dati raccolti saranno preziosi agli escursionisti sani o ipertesi, ma anche per la selezione di chi è più adatto a lavorare in montagna.