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Abstract
Doping ormonale
pubblicato nel Settembre - Ottobre 2010 in Sport&Medicina - fascicolo n.5
Alessandro Sartorio, Nicoletta Marazzi, Luigi Di Luigi, Antonello E. Rigamonti, Silvano G. Cella, Paolo Sgrò

La rilevazione dell’uso illecito di ormone della crescita (GH) nel mondo dello sport rappresenta ancora una sfida aperta per le difficoltà legate alle caratteristiche stesse dell’ormone.
Sono presentati i dati più recenti di un gruppo di ricercatori italiani che hanno messo a punto un nuovo metodo per individuare l’assunzione esogena di GH a scopo
dopante, utilizzando alcuni marker periferici GH-dipendenti. Le determinazioni combinate dei livelli di fattore di crescita insulino-simile I (IGF-I), propeptide N-terminale del collagene tipo III (PIIINP) e telopeptide C-terminale del collagene tipo I (ICTP) e la successiva attribuzione di un punteggio specifico per ognuno di questi tre parametri sembra essere un approccio molto promettente per rilevare la somministrazione esogena di GH, superando così alcune criticità proprie delle altre metodiche attualmente in uso.
L’intento è quello di avere uno strumento sensibile e specifico per contrastare e rilevare il
doping con GH negli atleti e da qui creare le basi per la realizzazione di un “passaporto endocrinologico”. Questo strumento di monitoraggio potrebbe permettere di evidenziare in tempo eventuali situazioni endocrine “anormali” nell’atleta, attraverso controlli periodici durante le diverse fasi della stagione sportiva (gare, allenamento, riposo eccetera).