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Abstract
Gli esami non finiscono mai
pubblicato nel Settembre - Ottobre 1994 in Sport&Medicina - fascicolo n.5
Floriana Guida, Sergio Meda

Gli allenatori e gli istruttori che operano nel mondo dello sport devono, per prima cosa, ricordare che prima di insegnare qualcosa, insegnano se stessi. Insegnano quel che sono prima ancora di quello che sanno.
Essendo il problema di tipo psicologico prima ancora che pedagogico, è necessario che l'insegnante sia dotato di equilibrio psicofisico, perché è la condizione indispensabile
affinché possa far bene il suo lavoro.
Nell'articolo si fa un particolare riferimento al judo praticato a livello giovanile.
Risultano essere tre le fasi da rispettare per poterlo insegnare correttamente a livello giovanile: 1) assecondare la natura, cioè muoversi e agire in sintonia con quanto ci circonda; 2) assecondare l'avventura, perché l'uomo ha bisogno di gioco; 3) assecondare la figura del maestro, che rappresenta un vero e proprio esempio.