L’Autore esamina le fasi d’apprendimento di un nuovo gesto motorio. Si parte dall’ingresso delle informazioni che devono essere di quantità e qualità significativa, della necessità di attenzione per attivare i processi cognitivi, di concentrazione per comprendere l’informazione. Dopo questa fase, che viene chiamata "afferente", inizia il trattamento centrale dove vengono analizzati i processi che si realizzano tra stimolo e risposta, vale a dire le fasi di rielaborazione delle informazioni, di progettazione del movimento, di programmazione dell’ordine degli interventi muscolari: si tratta della fase "efferente".
Viene analizzato quindi il meccanismo di retroazione, il feedback. L’articolo si conclude evidenziando i diversi risultati che si ottengono attraverso ripetizioni stereotipate dei movimenti rispetto a ripetizioni variabili e versatili.