La chirurgia mini-invasiva, fatto rivoluzionario degli anni '90, è un insieme di procedure volte a garantire risultati validi nella stessa misura di quelli ottenibili con gli interventi tradizionali, ma con minor traumatismo per il paziente. La chirurgia mini-invasiva dell'addome viene praticata in anestesia generale con tecnica laparoscopica. Questi interventi permettono una riduzione del dolore, la ripresa della deambulazione nella stessa giornata dell'intervento, la ripresa dell'alimentazione e della canalizzazione intestinale il giorno successivo. Sugli atleti, l'accesso laparoscopico comporta delle microincisioni cutanee che vengono riparate con piccole suture (chirurgia del "cerottino" come viene chiamata negli USA).
I fori attraverso il piano muscolo-fasciale della parete addominale non interrompono le fibre muscolari e non necessitano di sutura. Ne consegue assenza di dolore e la possibilità di una rapida ripresa dell'attività agonistica.