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Abstract
Lo stress dell'atleta
pubblicato nel Settembre - Ottobre 1988 in Sport&Medicina - fascicolo n.5
Ernest W. Maglischo

Quando un atleta registra una perdita delle modificazioni favorevoli indotte dall’allenamento precedentemente svolto si dice, impropriamente, che è in sovrallenamento. La sindrome da sovrallenamento, concetto derivato dalla sindrome da stress descritta dall’endocrinologo H. Selye, si può manifestare in due modi: una forma classica, in cui a un allenamento troppo frequente e d’intensità elevata si sommano ulteriori agenti stressanti per far fronte ai quali l’individuo è costretto a dissipare una quantità di energia che non riesce poi a ricostituire e che si manifesta con scarsi risultati, inappetenza, dimagramento, insonnia, dolori, depressione..., e una forma più difficile da diagnosticare perché l’atleta non manifesta sintomi finché la sua condizione di deplezione energetica non è avanzata. I sintomi del sovrallenamento sono poco specifici per cui la diagnosi è difficile. La prevenzione consiste in adeguato riposo tra le sedute di allenamento, corretta alimentazione, miglioramento della qualità del sonno, riduzione delle competizioni.