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Abstract
Contrazione isometrica
pubblicato nel Settembre - Ottobre 1985 in Sport&Medicina - fascicolo n.5
Arsenio Veicsteinas

Nella contrazione isometrica (CI) gli elementi contrattili si accorciano ma le estremità muscolari sono bloccate; non vi è quindi movimento dei capi articolari. Esiste una precisa relazione tra durata della contrazione ad esaurimento e forza sviluppata valida per tutti: con carichi del 15% della contrazione massima volontaria (MCV) la durata è elevata; un carico del 50% della MCV può essere mantenuto per circa un minuto; uno del 70% solo per trenta secondi. Dal punto di vista metabolico, durante CI si riduce il flusso ematico all’interno del muscolo fino alla sua scomparsa totale per contrazioni oltre il 70% della MCV, il che porta all’accumulo di acido lattico e ad un ridotto consumo di ossigeno; inoltre le resistenze vascolari periferiche aumentano notevolmente richiedendo uno sforzo cardiaco elevato controindicato in età avanzata e ai soggetti con insufficienza coronarica.