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Abstract
Extrasistoli ventricolari & attività sportiva
pubblicato nel Ottobre - Dicembre 2017 in Sport&Medicina - fascicolo n.4
Giovanna Macchi

L’extrasistolia ventricolare negli atleti, evento allarmante tanto per lo sportivo quanto per il medico che la riscontra, è un evento non raro che rappresenta la più frequente causa di sospensione dell’allenamento per approfondimento diagnostico. In assenza di una cardiopatia, il fenomeno presenta un’ampia e imprevedibile variabilità nel tempo e deve essere considerato benigno. Va comunque sottolineata la necessità di ricercare in modo meticoloso l’eventuale presenza di una cardiopatia sottostante, senza attribuire valore al fatto che l’atleta sia asintomatico e persino in grado di dare prestazioni fisiche rilevanti. Infatti, nelle prime fasi della malattia ciò è possibile, pur in presenza del rischio di eventi acuti cardiocircolatori, anche fatali, scatenati dallo sforzo intenso. Si rammenta che le cardiopatie aritmogene da escludere sono la cardiopatia ischemica, la cardiomiopatia ipertrofica, la malattia aritmogena del ventricolo destro, la miocardite e le canalopatie.