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Abstract
Attività subacquea & cuore
pubblicato nel Luglio - Agosto 2015 in Sport&Medicina - fascicolo n.4
Giovanna Macchi

L’immersione a elevate profondità in apnea o con l'ausilio di bombole comporta seri rischi per la salute e richiede quindi un’adeguata preparazione teorica e tecnica, difficile da acquisire in ambiente naturale. I pericoli dell’attività subacquea sono particolarmente seri quando nel soggetto è presente un forame ovale pervio o un difetto atriale di piccole dimensioni, che spesso viene misconosciuto in quanto clinicamente silente. A elevata profondità, per inversione dello shunt ematico intracardiaco, oppure in fase di risalita, quando i gas disciolti nel sangue ritornano allo stato gassoso, si possono manifestare embolie paradosse a livello cerebrale, tali da provocare danni anche irreversibili.
Per tali ragioni i difetti intracardiaci e, in particolare, il forame ovale pervio, che – quando di piccole dimensioni – sono compatibili con una vita normale, compresa la pratica di molte discipline sportive, devono essere categoricamente esclusi prima di concedere l’idoneità all’attività subacquea.