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Abstract
Il doping involontario
pubblicato nel Luglio - Agosto 2009 in Sport&Medicina - fascicolo n.4
Paola Rossi

Studi recenti dimostrano che una certa percentuale di integratori alimentari, contenenti vitamine e sali minerali, risulta contaminata dalla presenza di ormoni steroidei androgeni anabolizzanti. Questo gravissimo fatto viene denunciato da un’ampia letteratura scientifica e può essere dovuto a una volontaria manipolazione del prodotto o alla mancanza di un adeguato controllo di qualità dello stesso. Le ditte che producono integratori non sono, infatti, obbligate a seguire norme di sicurezza quali la Good Manufacturing Practices (GMP) e negli USA la maggior parte delle ditte che fanno integratori alimentari produce anche proormoni. La cross-contaminazione involontaria può avvenire durante la filiera di produzione del prodotto, a causa della mancanza di pulizia della catena di produzione, o durante il trasporto della sostanza in container non puliti in modo adeguato e che contengono materiale grezzo per la produzione di proormoni. La concentrazione di ormone anabolico presente è sufficiente a causare positività al test antidoping.