Il ciclismo è uno sport che si sta sempre più diffondendo; parallelamente stanno aumentando anche i traumi riscontrati in coloro che praticano questa attività. Vengono analizzati i sintomi, l’eziologia e il trattamento delle principali forme patologiche ad essa legate con indicazioni per la loro prevenzione. Le forme patologiche traumatiche legate al ciclismo, che il medico dello sport e l’allenatore devono conoscere a fondo, possono essere distinte in due grandi categorie: i traumi da superlavoro e i traumi diretti (vesciche, granulomi, abrasioni specifiche). I principali traumi da superlavoro trattati riguardano il sistema muscolo-scheletrico (il dolore lombosacrale, il dolore cervicale, i crampi muscolari e le sindromi dolorose a carico del ginocchio), le paresi (del nervo ulnare e del nervo pudendo) ed i traumi a livello della cute e dei tessuti molli (le piaghe da sella, la compressione ischiatica e alcune patologie podali). Tra i danni causati da traumi diretti viene trattata la tipica "abrasione in quattro punti" che si verifica in seguito a caduta con scivolamento.