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Abstract
Quattro chiacchiere sott'acqua
pubblicato nel Luglio - Agosto 1984 in Sport&Medicina - fascicolo n.4
Angela Macaluso

Per comunicare sott’acqua esistono apparecchi sofisticati, ma il codice gestuale rimane senz’altro il più comune. Più urgenti sono le informazioni da trasmettere, più veloci e appariscenti sono i movimenti che si effettueranno dopo aver richiamato l’attenzione del compagno o toccandolo o provocando un rumore metallico. Ci si può inoltre servire di una lavagnetta, di segnali luminosi, di un fischietto. Dato che non esiste un codice universale di segnalazioni, è indispensabile che se ne stabilisca uno comune fra compagni d’immersione. Una ricca serie di illustrazioni ne forniscono un esempio.