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Abstract
Riabilitazione
Liberare il braccio per il lancio
pubblicato nel Maggio - Giugno 2013 in Sport&Medicina - fascicolo n.3
Azimut Riabilitazione

Spesso atleti che praticano attività quali il lancio del giavellotto, baseball, football, tennis, pallanuoto, rugby… possono esser soggetti a disturbi alla spalla e al braccio causati dalla compressione delle strutture neurovascolari, secondaria a un trauma locale di rilevante intensità o a microtraumi ripetitivi caratteristici del gesto sportivi. Anche le normali strutture anatomiche possono provocare la compressione dell’apparato neurovascolare a causa delle enormi sollecitazioni cui viene sottoposta la spalla dell’atleta che pratica sport di lancio, contraddistinta spesso da una marcata ipertrofia dei muscoli pettorali e scaleni intermedi. Perciò esistono sindromi specifiche che si differenziano in base alle strutture anatomiche coinvolte: compressione dello stretto toracico superiore, dell’arteria ascellare, della vena ascellare o succlavia, dell’arteria omerale posteriore.
Il trattamento della sindrome dello stretto toracico superiore è dapprima conservativo con riposo funzionale e terapia farmacologica decisi dal medico specialista. Se ciò non bastasse occorre intraprendere un programma riabilitativo dove gli obiettivi saranno correggere i difetti posturali