Banner
Abstract
Cardiologia
Londra arriviamo: atleti - e non solo - in volo
pubblicato nel Maggio - Giugno 2012 in Sport&Medicina - fascicolo n.3
Giovanna Macchi

Viaggiare in aereo con voli di linea non rappresenta un pericolo particolare per il paziente cardiopatico. I fattori da considerare per la valutazione del rischio sono: la riduzione della pressione barometrica che all’interno dei moderni velivoli è simile a quella presente in montagna a un’altitudine di 2000-2500m/slm e a cui si deve una modesta ipossia e ipossiemia; la ridotta umidità dell’aria che predispone alla disidratazione; la stimolazione adrenergica indotta dallo stress psicologico, specialmente nelle fasi di decollo e di atterraggio, che può indurre aumento della pressione arteriosa; la durata del volo che può implicare la necessità di restare per tempi prolungati fermi in posizione seduta, cosa che facilita i processi di trombosi venosa agli arti inferiori.