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Abstract
Libertà è partecipazione…
pubblicato nel Maggio - Giugno 2009 in Sport&Medicina - fascicolo n.3
Emanuele Guerra, Federica Alviti, Maria Rosaria Squeo, Federico Egidi, Fabio Faiola, Claudio Marini, Marco Bernardi

La pratica regolare d’esercizio fisico determina adattamenti sull'organismo in grado di contrastare, infatti, tutti i fattori di rischio connessi con la malattia aterosclerotica. Per queste ragioni l’Istituto Nazionale della Salute americano consiglia a tutta la popolazione la pratica regolare di attività motoria e di esercizio fisico; ciò è ancora più importante per i disabili, per i quali un appropriato regime d’esercizio fisico è in grado di contrastare e ribaltare tale tipico ciclo debilitativo indotto dallo stile di vita sedentario, in particolar modo nei soggetti affetti da mielolesione, aumentando la forza muscolare, migliorando la funzionalità cardiocircolatoria, riducendo il rischio di sindrome metabolica e di osteoporosi. Nell’articolo vengono indagate le caratteristiche fisiologiche di atleti disabili attraverso la massima potenza aerobica e il test cardiopolmonare integrato.