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Abstract
Cardiologia
Omega-3
pubblicato nel Maggio - Giugno 2009 in Sport&Medicina - fascicolo n.3
Giovanna Macchi

L’azione protettiva degli acidi grassi omega-3 nelle cardiopatie dipende dalla riduzione della concentrazione del colesterolo totale, con aumento della porzione HDL e dalla riduzione della trigliceridemia, ma anche e forse soprattutto, dall’effetto antiflogistico e antiaggregante piastrinico (azione di protezione vascolare, antiaterosclerotica). Nello studio GISSI prevenzione è stato osservato che con l’assunzione regolare di questi grassi polinsaturi diminuisce in modo significativo l’incidenza della morte improvvisa nella cardiopatia ischemica, probabilmente anche perché si riduce la vulnerabilità elettrica per stabilizzazione delle membrane cellulari (azione antiaritmica). Con lo studio GISSI Heart Failure si è invece evidenziato che i grassi omega-3 sono in grado di ridurre la mortalità e le ospedalizzazioni nei pazienti con scompenso cardiaco, ma solo in misura modesta, deludendo così un poco le aspettative.