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Traumi: dalle immagini una risposta
pubblicato nel Maggio - Giugno 2006 in Sport&Medicina - fascicolo n.3

           

L’ISMRM, International Society for Magnetic Resonance in Medicine, è un’associazione che si occupa di ricerca e applicazioni nei campi della medicina e della biologia delle tecniche della risonanza magnetica. Il sito dell’ISMRM è visitabile alla pagina: www.ismrm.org.

Tomografia assiale computerizzata, radiografia e risonanza magnetica nucleare sono utilizzate nella routine in tutte le fasi delle patologie di interesse per la medicina dello sport. Il volume “Introduzione alle tecniche manuali - Anatomia di superficie e radiologica, palpazione e tecniche per le parti molli” di F. Zahnd, D. Mühlemann fornisce le basi per l’interpretazione delle immagini diagnostiche e i fondamenti delle tecniche di palpazione.

Nella diagnosi delle lesioni da sport, la radiografia e la schintigrafia ossea vengono utilizzate di routine per la verifica delle alterazioni ossee causate da lesioni croniche e acute, mentre la risonanza magnetica rivela una buona sensibilità di contrasto e la possibilità di fornire un imaging multiplanare dei tessuti molli e dei tendini. Nell'articolo Featherstone T. Magnetic resonance imaging in sports medicine--an overview. Br J Sports Med 1994. 28(2): 84-9 (abstract inglese) viene trattato il campo di utilizzo della risonanza magnetica nella medicina dello sport.

Nell’articolo Khan KM, Forster BB, Robinson J et al. Are ultrasound and magnetic resonance imaging of value in assessment of Achilles tendon disorders? A two year prospective study. Br J Sports Med 2003; 37: 149-153 (abstract e testo completo - htm o pdf - in inglese) sono pubblicati i risultati di uno studio volto a verificare l’efficacia degli ultrasuoni e della risonanza magnetica nucleare nella valutazione e nella predizione dell’outcome clinico (a 12 e 24 mesi) delle patologie croniche del tendine di Achille rispetto a un test clinico. Secondo gli Autori entrambe le tecniche hanno una debole correlazione con la valutazione clinica, ma la risonanza magnetica si è rivelata più efficace nella valutazione dell’outcome.