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Abstract
Pinne e zavorra
pubblicato nel Maggio - Giugno 1997 in Sport&Medicina - fascicolo n.3
Giovanni Sereni, Enrico Reggiani

Considerato il particolare ambiente in cui viene svolta e gli indubbi vantaggi che ne derivano (riduzione della gravità, idromassaggio, viscosità, ecc.), l’idrochinesiterapia è riconosciuta come un metodo assai efficace nella rieducazione post-traumatica dello sportivo ed è consigliabile soprattutto nei casi in cui la presenza di lesioni infiammatorie e/o vascolari impedisca l’esecuzione di determinati esercizi fisioterapici in palestra. La terapia riabilitativa in acqua si avvale di esercizi eseguibili senza e con attrezzi, alcuni dei quali, facilmente reperibili in commercio, sono normalmente usati dai subacquei: pinne, manicotti gonfiabili, pesi da zavorra, giubbotti equilibratori, ecc.
Ovviamente, è necessario avere a disposizione una piscina o, quantomeno, dell’acqua balneabile.