Apparentemente normale
Roberto Bettini
Si vogliono evidenziare, nel presente articolo, gli importanti progressi fatti nello studio delle aritmie, grazie anche alla diffusione delle tecniche di monitoraggio elettrocardiografico. Si osserva che la consapevolezza della complessa realtà clinica relativa all’aritmia pone dei seri interrogativi nell’ambito sportivo riguardo al giudizio di idoneità. In questo contesto emerge un tentativo di valutare l’interesse diagnostico e prognostico di indicatori di recente acquisizione come i potenziali tardivi dell’attivazione ventricolare nel protocollo di studio dell’atleta con aritmie ipercinetiche ventricolari. Il quesito che si pone è se l’elettrocardiografia ad alta risoluzione può essere marker predittivo di rischio aritmico nel cuore apparentemente sano e nello sportivo. Nel corso dell’articolo si relaziona anche sulla recente esperienza condotta su un gruppo di atleti con aritmie ipercinetiche ventricolari.