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Abstract
Di soglia in soglia
pubblicato nel Maggio - Giugno 1993 in Sport&Medicina - fascicolo n.3
Giulio Sergio Roi

La programmazione dell’allenamento di un maratoneta prevede, oltre a periodi di carico, scarico e gara, anche una fase di condizionamento in altura; secondo i fisiologi l’unico effetto positivo dell’alta quota sarebbe quello di provocare un aumento della emoglobinemia, mentre numerosi sarebbero gli effetti negativi: decremento della forza muscolare, abbassamento della soglia anaerobica, impossibilità di esprimere la massima potenza aerobica. Ma per gli atleti d’élite l’allenamento in quota rappresenta un valido stimolo per ottimizzare il rendimento della corsa; tale periodo va però finalizzato ad aumentare la resistenza piuttosto che la potenza dell’atleta, ed integrato, dopo il ritorno a livello del mare, con esercizi che permettano il recupero di potenza e velocità, per un mese circa prima della gara.