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Abstract
Cerotti, Bende & C.
pubblicato nel Maggio - Giugno 1988 in Sport&Medicina - fascicolo n.3
Romano Frignani, Massimo Ferretti, Loris Stella

Con la metodica della "contenzione adesiva", introdotta dagli allenatori americani coi taping per la prevenzione da traumi distorsivi in distretti articolari a rischio, viene esplicata un’azione biomeccanica di contenzione.
L’attuale indirizzo neurofisiologico, invece, mira a preservare i meccanismi neuromuscolari della propriocettività, al fine di favorire il precoce recupero funzionale dell’atleta infortunato e di proteggerlo da ricadute o recidive alla ripresa degli allenamenti e delle competizioni. Le proprietà della contenzione dinamica funzionale si basa sul presupposto che la stabilità di un’articolazione è mantenuta dai legamenti, ma è regolata dai muscoli per cui la tecnica di esecuzione ha due finalità: una meccanica, per potenziare la stabilità passiva articolare, e una neuromotoria riflessa, per mantenere attiva la funzione muscolare di controllo della stabilità cinetica articolare. Vengono presentati le modalità d’impiego (sono illustrate le fasi tecniche dell’esecuzione del bendaggio funzionale della caviglia), le indicazioni e i limiti di questa metodica.