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Abstract
Su pista e su strada a ruota libera
pubblicato nel Maggio - Giugno 1986 in Sport&Medicina - fascicolo n.3
Arsenio Veicsteinas

I ciclisti presentano in media una percentuale di grasso corporeo dell’8,3%.
La valutazione delle sezioni del muscolo della coscia ha evidenziato valori sovrapponibili a quelli degli slalomisti della nazionale maggiore, mentre quelle del polpaccio sono risultate superiori del 40%; il massimo consumo di ossigeno rilevato su un gruppo di ciclisti professionisti è stato di circa 72,4 ml/kg/min; le massime frequenze cardiache (pur con un’ampia variabilità interindividuale) sono risultate di circa 10 b/min. inferiori rispetto a quelle di coetanei sedentari, probabilmente perché in chi pratica ciclismo si ha un aumento della massima gettata pulsatoria. I muscoli estensori della gamba sviluppano meno forza ma risultano più resistenti alla fatica di quelli dei sedentari e degli sciatori, grazie al maggior contenuto muscolare di fibre lente.
A pari velocità, telai speciali e ruote lenticolari permettono un risparmio del 6-9% del consumo d’ossigeno.