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Abstract
Cardiologia
Quale attività fisica dopo trapianto cardiaco
pubblicato nel Marzo - Aprile 2008 in Sport&Medicina - fascicolo n.2
Giovanna Macchi

Dopo l’intervento di trapianto cardiaco il paziente ha il cuore sano del donatore e il fisico debilitato dal lungo periodo di malattia. Lo scompenso cardiaco refrattario comporta infatti modificazioni patologiche a livello degli apparati polmonare, circolatorio e muscolo-scheletrico la cui regressione è lenta e spesso incompleta. La difficoltà di questi soggetti a svolgere esercizio dipende dal fatto che il cuore trapiantato è denervato (l’aumento della frequenza cardiaca da sforzo è quindi lento dipendendo unicamente dalle catecolamine circolanti) e soprattutto che i muscoli scheletrici presentano alterazioni anatomiche e funzionali. Un adeguato programma di esercizio fisico, svolto sotto stretta sorveglianza medica, può aiutare nel recupero.