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Abstract
Un caffè, prego
pubblicato nel Marzo - Aprile 1991 in Sport&Medicina - fascicolo n.2
Roberto Margaria

Le azioni farmacologiche della caffeina consistono essenzialmente nel provocare un incremento della diuresi, nell'attivare la secrezione delle ghiandole dello stomaco, nell'indurre una modesta dilatazione dei vasi sanguigni e nello stimolare il sistema neuromuscolare e cardiocircolatorio. È stato ampiamente dimostrato che nell'uomo la somministrazione di caffeina non modifica i risultati delle prestazioni sportive. Oltre che nel caffè la caffeina è contenuta in altre sostanze: in particolar modo nel cacao, nel tè e nella coca cola. Dosi moderate di caffeina, fino a duecentocinquanta-trecento milligrammi al giorno, ossia tre-quattro tazzine di caffè, producono effetti stimolanti positivi per gli individui sani. Quindi l'assunzione di una buona tazza di caffè a fine pasto risulta vantaggiosa, soprattutto perché si tratta di un cerimoniale con una chiara funzione psicologica.