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Abstract
Gioie e dolori del giovane tennista
pubblicato nel Marzo - Aprile 1986 in Sport&Medicina - fascicolo n.2
Arthur M. III Freeman

Nell'articolo vengono descritti i principi psicologici che possono essere utilizzati dai giovani tennisti che sono impegnati in una seria attività agonistica.
L'autovalutazione è il primo passo per effettuare una onesta analisi delle proprie caratteristiche: desidero realmente praticare il tennis? Ho delle possibilità economiche, la costanza e la capacità per poterlo fare?
È indispensabile stabilire degli obiettivi, che non devono essere solo sportivi ma anche educativi.
Indipendentemente dai metodi utilizzati l'attività sportiva deve essere piacevole, divertente e continuamente stimolata. Sotto il profilo tecnico il giovane tennista deve imparare a giocare intelligentemente, con uno stile adatto alle proprie caratteristiche. Ma per diventare un "vincitore" deve imparare a conservare uno stato emotivo positivo evitando il più possibile le emozioni dannose: lo stress della gara e dell'allenamento può spostare l'equilibrio psichico verso uno stato di esaurimento nervoso.
L'Autore analizza anche i benefici che si possono trarre da una seria attività tennistica e si sofferma sui rapporti tra il giovane atleta, i genitori e l'allenatore.