Cardiologia
Lesioni da freddo
Giovanna Macchi
Le lesioni da freddo sono il congelamento che comporta un danno locale e l’assideramento che si manifesta quando la termodispersione supera la capacità dell’organismo di produrre calore e quindi la temperatura corporea scende. A 20° la prognosi è generalmente infausta. Il soggetto è in coma, l’EEG è piatto, a differenza dell’ECG che mostra alterazioni molto caratteristiche. La frequenza cardiaca scende, mentre i voltaggi e quindi l’altezza delle onde P e d R aumentano, in modo proporzionale alla perdita di calore. Gli intervalli, PQ, QRS e QT si allungano e compare l’onda J, dopo il complesso rapido. Il tratto ST molto depresso.
La cura consiste nel somministrare bevande calde e nel riscaldare con bagni caldi e coperte il soggetto. Nel caso del congelamento si danno antibiotici, vasodilatatori e antiaggreganti piastrinici o anticoagulanti.