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Abstract
Cardiologia
Lesioni da freddo
pubblicato nel Gennaio - Febbraio 2011 in Sport&Medicina - fascicolo n.1
Giovanna Macchi

Le lesioni da freddo sono il congelamento che comporta un danno locale e l’assideramento che si manifesta quando la termodispersione supera la capacità dell’organismo di produrre calore e quindi la temperatura corporea scende. A 20° la prognosi è generalmente infausta. Il soggetto è in coma, l’EEG è piatto, a differenza dell’ECG che mostra alterazioni molto caratteristiche. La frequenza cardiaca scende, mentre i voltaggi e quindi l’altezza delle onde P e d R aumentano, in modo proporzionale alla perdita di calore. Gli intervalli, PQ, QRS e QT si allungano e compare l’onda J, dopo il complesso rapido. Il tratto ST molto depresso.
La cura consiste nel somministrare bevande calde e nel riscaldare con bagni caldi e coperte il soggetto. Nel caso del congelamento si danno antibiotici, vasodilatatori e antiaggreganti piastrinici o anticoagulanti.