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Abstract
Evviva la fatica
pubblicato nel Gennaio - Febbraio 1991 in Sport&Medicina - fascicolo n.1
Giuseppe Miserocchi

Il compito della medicina sportiva è molto cambiato nel tempo: da intervento di emergenza e soccorso sul campo di gara, si è affermato ora l’aspetto preventivo. Per evitare i "rischi da sport" è stato introdotto il concetto d’idoneità specifica, ma i contenuti specialistici della visita per il rilascio del certificato di idoneità per attività agonistiche sono estremamente superficiali (non è neppure previsto un ECG da sforzo). La legge è particolarmente carente poi per i "non agonisti", quando è invece riconosciuto che i rischi da sport sono tanto maggiori quanto meno prestante è il campione umano considerato. Obiettivo della medicina dello sport moderna è di adeguare l’impegno fisico alle condizioni organiche dell’individuo. Il primo passo è la valutazione funzionale per la quale sono ora a disposizione apparecchiature sofisticate.
Le conoscenze fisiologiche e tecnologiche sono in rapida evoluzione: per questo nel 1991 la Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport dell’Università agli Studi di Milano ha organizzato una serie di corsi d’aggiornamento riguardanti la problematica della valutazione funzionale.