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Abstract
Per l'atleta è questione di tempo
pubblicato nel Gennaio - Febbraio 1988 in Sport&Medicina - fascicolo n.1
Charles M. Winget

Studi di fisiologia hanno registrato le variabili collegate ai ritmi circadiani (RC) controllati da ipotalamo e mesencefalo. È emerso che la frequenza cardiaca più alta si registra alle h 18; la temperatura corporea raggiunge il massimo alle h 16; la pressione arteriosa, il metabolismo e la funzionalità renale diminuiscono durante il sonno mentre aumentano le attività motoria e secretoria dell'apparato digerente; il consumo di ossigeno è minimo nelle ore notturne, anche di veglia; il deposito epatico di glicogeno è massimo al mattino; la produzione di adrenalina è massima alle h 13, quella di cortisolo alle h 17; i tempi di reazione, la forza di flessione del braccio, la velocità di conduzione nervosa, il flusso ematico nel muscolo sono più alti tra le h 15 e le h 19; pertanto il pomeriggio è il momento migliore per la prestazione sportiva. In caso di viaggi transoceanici, la risincronizzazione dei RC richiede circa un giorno per ogni fuso orario attraversato.