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Abstract
Quasi una palla da biliardo
pubblicato nel Gennaio - Febbraio 1986 in Sport&Medicina - fascicolo n.1
Marco Bortoluzzi

La concussione cerebrale, conseguenza di uno scuotimento violento del capo, rappresenta il trauma cranico più frequente in alcuni sport come pugilato, rugby, calcio. Scarsi sono i dati documentali: esistono statistiche in traumatologia riguardanti il rugby ed il pugilato.
Viene analizzata la fisiopatologia della concussione cerebrale, che è strettamente dipendente dal grado di accelerazione che subisce il capo in caso di urto, con esempi pratici riscontrati nel pugilato. Viene poi considerata la possibilità di trasferimento di energia cinetica da un corpo ad un altro (come nel gioco dei pendoli d’acciaio) per spiegare i meccanismi concussionali nel colpo di testa in mischia nel calcio. Vengono analizzati gli aspetti clinici della concussione. Questi sono quattro e vanno dalla breve perdita della memoria, al secondo stadio caratterizzato da alterazione dei movimenti, al terzo dove cessa l’attività somatica ed infine al quarto dove si aggiunge un arresto transitorio delle funzioni respiratorie. Per tutti gli aspetti clinici della concussione vengono presentate evidenze sperimentali ottenute sui ratti.