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Abstract
Il pericolo della testa rotta
pubblicato nel Gennaio - Febbraio 1986 in Sport&Medicina - fascicolo n.1
Marco Bortoluzzi

Nessun trauma cranico va sottovalutato ed occorre essere pronti a cogliere tempestivamente i segni precoci di un deterioramento neurologico. Quattro sono i diversi gradi di sofferenza neurologica (dalla perdita transitoria di coscienza fino alla morte cerebrale): la classificazione permette di riconoscere i pazienti che devono essere immediatamente trasferiti in ospedale da quelli che possono essere seguiti sul posto. A seconda del grado di lesione varia l’indirizzo operativo: con traumi di primo grado il soggetto va tenuto in osservazione (le prime ventiquattro ore sono le più critiche). Se si manifestano determinati elementi clinici (elencati in una tabella) è necessario l’intervento medico. La TAC (tomografia assiale computerizzata) è un esame che si è rivelato più attendibile e significativo della radiografia, in caso di concussione, poiché informa anche sulle eventuali lesioni encefaliche. A seguito di trauma cranico l’attività sportiva potrà essere ripresa non prima di quattro-sette giorni e solo se il soggetto si presenta asintomatico e in stato di benessere psicofisico.