Banner
Abstract
Correndo sotto zero
pubblicato nel Gennaio - Febbraio 1986 in Sport&Medicina - fascicolo n.1
Enrico Arcelli

I muscoli di chi corre producono calore (C) che nell’unità di tempo è tanto maggiore quanto più è veloce la corsa; la maggior parte del C prodotto è eliminata per convezione e con il sudore. Con la convezione si scambia C tra la superficie cutanea e lo strato d’aria a contatto con essa; per cui il C disperso cresce sia con l’aumentare della velocità relativa dell’aria, sia con la differenza tra temperatura della cute e quella dell’aria; con gli indumenti è possibile rallentare in varia misura la perdita di C per convezione. Il sudore fa perdere C quando evapora; gli indumenti impermeabili, spesso usati d’inverno, ne impediscono l’evaporazione: la temperatura corporea quindi sale e col protrarsi dell’allenamento si possono perdere grandi quantità d’acqua e di sali minerali; il pericolo è scongiurabile con l’utilizzo di nuovi tessuti, impermeabili alla pioggia ma permeabili al sudore.