Banner
Abstract
Legge & sport
pubblicato nel Marzo - Aprile 2006 in Sport&Medicina - fascicolo n.2
Alfonso Marra

Se a farsi male non è l’atleta - Per la Corte di Cassazione esiste l’accettazione del rischio da parte degli atleti e di tutti coloro che si trovano al centro o ai limiti del campo di gara nel corso di una competizione per compiere una funzione indispensabile allo svolgimento dell’incontro. Con la sentenza del 27 ottobre 2005, n. 20908, la Cassazione stabilisce, quindi, che per valutare il risarcimento dei danni subiti da arbitri, guardalinee, tecnici e altri operatori, vanno applicate le stesse regole stabilite per gli atleti.