L’Autore evidenzia in tre articoli quanto segue:
1) Non è spesso facile motivare l’abbandono sportivo da parte dei campioni dello sport, a volte lasciare l’attività diventa un vero e proprio trauma a livello psicologico più che economico.
2) Proseguono le vicissitudini di Yannick Noah, il tennista genio dei primi anni ottanta.
3) Anche la boxe vive i suoi giorni più neri. Dopo le scommesse clandestine anche gli incontri di pugilato sembrano essere truccati a favore del mercato nero gestito dalle famiglie mafiose che si spartiscono New York.