L'articolo si diffonde sul dramma vissuto alle Olimpiadi di Los Angeles dalla maratoneta svizzera Gabrielle Scheiss Andersen. Giunta all'arrivo in condizioni di profonda disidratazione, il caso dell'atleta elvetica ripropone i pericoli connessi alla prestazione in condizioni ambientali e climatiche avverse per l'alta temperatura ed umidità, e la necessità di intervenire tempestivamente al fine di limitare i danni alle funzioni organiche e vitali del soggetto.