Le arti marziali, adattando le forme e i tempi della pratica, sono indicate anche nel periodo dell’infanzia e nella terza (e quarta) età. I dati disponibili in letteratura sono numerosi e aiutano a fugare i timori che tengono lontane da queste discipline le persone considerate “fragili” per età, per patologie o ancora per l’erronea convinzione che sport come il karate, il taekwondo e il judo inducano ad atteggiamenti violenti.