La legge n. 376 del 14 dicembre 2000 ha introdotto in Italia il reato penale di doping, che, quindi, non è più solo un illecito sportivo. Al CONI e alle singole Federazioni sportive nazionali si è aggiunto, come ente preposto ai controlli antidoping, anche il Ministero della Salute, attraverso un’apposita commissione. In questo modo sono stati estesi i controlli, aumentandone le modalità di “randomizzazione” a sorpresa. È stato previsto anche un affinamento delle procedure d’indagine, che porterà, in aggiunta agli attuali controlli sui campioni di urine, anche a prelievi ematici e a controlli incrociati sangue-urine. Scopo di questa legge è combattere il fenomeno del doping in ogni fase dell’attività atletica, ma soprattutto al suo nascere.