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Abstract
In movimento
Prevenzione, salute e attività motoria
pubblicato nel Novembre - Dicembre 2010 in Sport&Medicina - fascicolo n.6
UNC, Unione nazionale chinesiologi

Le problematiche riguardanti la prevenzione primaria in ambito scolastico dei paradismorfismi non sono un argomento nuovo, visto che educatori fisici e medici avevano iniziato fin dal 1950 una collaborazione per affrontare con spirito costruttivo e propositivo un problema che partendo dalla realtà muscoloscheletrica finisce per coinvolgere tutta la persona nella sua unità psicofisica.
L’argomento è però attuale come allora perché se più di mezzo secolo fa si lottava contro il rachitismo – all’Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano era stata istituita una sezione per trattarlo – perché non c’era abbastanza per nutrirsi, oggi si devono prendere iniziative per prevenire l’obesità e il sovrappeso perché si mangia troppo e male, e in più si fa molto meno attività fisica di una volta.
Oggi il 33% degli scolari fra gli 8 e i 12 anni è a rischio sovrappeso – dato riportato dal “Corriere della sera” del 2 agosto 2010 – e in questo contesto fra le riforme futuribili in ambito scolastico c’è quella di abolire l’educazione fisica (“Il Sole 24 ore”, 25 luglio 2010).