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Abstract
Pneumologia & sport
pubblicato nel Novembre - Dicembre 2006 in Sport&Medicina - fascicolo n.6
SIP-SPORT, Società Italiana di Pneumologia dello Sport

Si può valutare la tolleranza alla quota? - Il male acuto di montagna (AMS, acute mountain sickness) è una patologia caratterizzata dall’insorgenza di sintomi non specifici (cefalea, nausea, insonnia, vertigini) che si presentano in soggetti abitualmente residenti a basse quote, che si recano - con una rapida ascensione - a quote superiori ai 2.500 metri sul livello del mare. In genere i sintomi possono insorgere dopo poche ore dall’arrivo in quota ed entro le 24 ore di esposizione alla stessa e si riducono con il progredire dell’acclimatazione. I sintomi spesso si risolvono spontaneamente ma, in una piccola percentuali di casi, si può avere l’evoluzione della patologia nelle forme gravi: l’edema polmonare d’alta quota (HAPE, high altitude pulmonary edema) e l’edema cerebrale d’alta quota (HACE, high altitude cerebral edema). L’AMS dipende principalmente dalla quota raggiunta, dal tempo di permanenza, dall’abituale quota di residenza, dalla rapidità di salita, dall’attività svolta, dal livello di acclimatazione e soprattutto dalla suscettibilità individuale. Da tempo si cerca di identificare i soggetti più a rischio e di mettere a punto alcuni test di valutazione da eseguirsi sia in via preliminare sia sul campo.